E' questa una piccola riflessione personale che trae origine da un semplice confronto tra più foto relative alla stessa area, ma risalenti a periodi differenti, seppur ravvicinati fra loro. Quello che può scaturirne è alquanto rattristante, e mi viene da pensare all'inarrestabile metamorfosi del nostro territorio cui noi stiamo assistendo. E sia ben chiaro che con ciò non ritengo che siamo semplici spettatori impotenti di tale deturpazione. Pensiamo un attimo al Parco del Pollino, con tutti i tesori che da secoli custodisce, oggigiorno esposto ad una irrefrenabile minaccia, segnato da alterazioni irreversibili, in una realtà terribilmente contorta e contraddittoria, dove tanto si parla di sviluppo sostenibile, di valutazioni ed indicatori ambiantali, di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio esistente. La sostanza, nostro malgrado, è ben lontana da quanto si potesse auspicare da cotanti buoni propositi, dei quali d'altronde è ben risaputo che ne è piena zeppa la strada che porta all'inferno. L'asservimento di interessi privati che caratterizza le scelte amministrative, in ogni angolo della Terra, non è certo una novità, ma la storia della nostra area in questo si copre di ridicolo. E così, l'ultrasecolare Pino Loricato, simbolo del patrimonio ambientale del Parco, è destinato ad estinguersi inesorabilmente, e con esso tutte le speci faunistiche che vi hanno trovato dimora, per via della cruenta mano dell'uomo, pervaso sempre più da una sorta di raptus demolitore, che hanno reso oggi il Parco terra di fuoco, di caccia e bracconaggio, di tagli boschivi, di emissioni di sostanze inquinanti e di sfrenate e talvolta inutili cementificazioni alle quali però non conseguono mai in misura proporzionale opere di antropizzazione. Chiunque si sarà reso conto la scorsa estate dello smisurato proliferare di incendi (la quasi totalità di chiara origine dolosa), del paesaggio lugubre e spettrale che ne consegue (pressochè lunare quello nella zona di Frascineto), ma quanti si sono interrogati circa l'esistenza di vere e proprie ecomafie sul territorio? E come se non bastasse, ecco che nel cuore del Parco ora è possibile anche effettuare in piena legge, abbattimenti di intere faggete. Ebbene si, il tutto alla faccia delle indicazioni comunitarie, della legge di istituzione dei parchi nazionali del ’91, e del previsto parere preventivo dell'Ente Parco e del Centro Territoriale del Corpo Forestale dello Stato per «la valutazione di incidenza di piani o di interventi che interessano siti di importanza comunitaria». Sono stati già abbattuti 1100 faggi, e se ne prevedono altri 3500, fra i comuni di Viggianello, Terranova, Francavilla e Castrovillari, attività che alimenterà senza dubbio le casse delle amministrazioni locali, ma che colpisce una varietà particolare di faggio dal tronco contorto. Come è possibile tutto ciò?Beh, la politica dei giorni nostri, che sia di una parte o dell'altra, è fatta di leggi ad hoc e di escamotage, così fatta la legge, trovato l'inganno, e la Regione Basilicata, a braccetto con la Regione Calabria hanno autorizzato tale scempio. All'ombra di ciò sembrerebbe che ci sia, alla faccia del Protocollo di Kyoto, la famigerata centrale del Mercure, sulla quale si potrebbe dire tanto, sia per l'ubicazione,sia per l'assenza di opportuni studi di fattibilità e ancora per le dimensioni spropositate. Ma questo è un'altro increscioso capitolo riguardante il nostro Parco.
In seguito al disboscamento dei versanti del massiccio del Pollino, lo scenario ipotizzabile, ed è scientificamente provato, non potrebbe essere che uno solo: l'intero ecosistema andrebbe ad alterarsi, compromettendo la sopravvivenza di diversi esseri animali, il lupo in primis, che vedrebbero svanire il loro habitat naturale.
Documentatomi bene in merito a tale faccenda, ho trovato sul sito dell WWF la possibilità di sottoscrivere una petizione via email al link http://www.wwf.it/lavoro/petizioni/Pollino.asp .
Leggi con attenzione l'appello rivolto al Ministero dell'Ambiente, all'amministrazione del Parco del Pollino e a tutti gli enti competenti, affinchè si sospendano immediatamente i tagli boschivi in corso nel Parco del Pollino, che rischiano seriamente di danneggiare un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.
E' ora di dire basta, da cittadini elettori abbiamo pieni diritti di manifestare il nostro assoluto dissenso verso questa classe politica, troppo attaccata a interessi privati, troppo legata alla poltrona, troppo lontana da noi singoli cittadini.
Sottoscrivi, è nel tuo interesse farlo!!!
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